"Sensori, micro-computer, smartwatch e occhiali a realtà aumentata: se puoi indossarlo, allora è un wearable". Wired.it, la rivista mensile statunitense che tratta tematiche di carattere tecnologico e di come queste influenzino la realtà, ha definito così la "tecnologia indossabile", oggi uno dei principali trend del momento. Nel settore sanitario, la tecnologia indossabile viene omologata a strumento medicale che, quando indossato dal cittadino prima che dal paziente, permette la misurazione a domicilio e/o in mobilità di parametri fisico-clinici (e.g. le calorie ingerite e consumate, la postura). I wearable sono da considerarsi sia come semplici motivatori di salute, sia come veri e propri strumenti di supporto che permettono l’invio automatico al medico dei parametri raccolti e il monitoraggio in tempo reale in modo tale che quest’ultimo possa intervenire tempestivamente in caso di necessità.
Il mercato dei dispositivi sanitari indossabili è in costante crescita. Ciò è principalmente dovuto alla fruibilità effettiva che è riconosciuta dagli utilizzatori, siano essi pazienti, cittadini o strutture sanitarie, a queste tecnologie, sia alla sempre maggiore tendenza nel monitorare il proprio stato di salute. Uno studio di CCS Insight Global Wearables Forecast pubblicato a inizio anno, stima a 3.8 miliardi di dollari il valore dei quasi 60 milioni di dispositivi in circolazione per il monitoraggio dell'attività sportiva. La previsione al 2020 è invece di 6 miliardi di dollari per un totale di circa 187 milioni di dispositivi.
È indubbio che i dispositivi wearable velocizzino lo scambio di informazioni tra medico e paziente, favoriscano meccanismi di sensibilizzazione e di prevenzione per la salvaguardia del benessere personale, permettano una dimissione anticipata del paziente e una conseguente diminuzione della spesa sanitaria, assicurando al tempo stesso il monitoraggio continuo delle sue condizioni di salute. La sanità italiana è tuttavia un mondo ancora resiliente all'adozione delle innovazioni tecnologiche e l'uso dei wearable fa fatica a decollare. Le difficoltà sono di tipo economico, in quanto l'investimento tecnologico è visto come spesa e non come possibilità di business, e culturale, pochi riabilitatori/medici hanno la sensibilità di accettare l’apporto positivo delle nuove tecnologie sulla singola persona.
Reply sta lavorando in progetti ambiziosi, vere e proprie eccellenze dove i dispositivi wearable sono avanguardie di innovazione scientifica. Presso un nostro cliente, Reply è alla guida di un progetto dedicato alla teleriabilitazione motoria che vede i wearable integrati alla vita del paziente deospedalizzato durante il percorso di riabilitazione. Reply propone inoltre TiCuro, soluzione per la telemedicina, il telemonitoraggio e l'analisi delle abitudini comportamentali, in grado di abilitare i processi a garanzia della continuità di cura ed assistenziale (per maggiori informazioni sulla soluzione TiCuro Reply).