Il nostro modo di lavorare, ma soprattutto quello di apprendere, è cambiato radicalmente. L’ingresso della generazione di nativi digitali nei contesti lavorativi, la diffusione di tecnologie accessibili dal mondo consumer e la necessità di intercettare e rispondere velocemente a esigenze emergenti fanno sentire il loro effetto all’interno delle organizzazioni aziendali.
Anche per i dipendenti non mancano le sfide: l’overload informativo spesso è difficilmente gestibile, l’attenzione è dispersa e gli scenari sono più complessi; le conseguenze rischiano di essere controproducenti sia sulla qualità della vita lavorativa che sull’efficienza dell’organizzazione.
In questo scenario un trend in continua crescita è stato rappresentato, negli anni passati, dalla diffusione di modalità di apprendimento nell’ottica lifelong learning. L’apprendimento costante è, infatti, una caratteristica intrinseca di ogni contesto lavorativo ma i bisogni emergenti riguardano opportunità di formazione e apprendimento continuative studiate su nuovi profili professionali e sulle prospettive di carriera. Il valore e il riconoscimento delle competenze tradizionali è in rapido declino mentre gli iter professionali, così come conosciuti fino a ieri, scompaiono lasciando il posto a percorsi flessibili caratterizzati da movimenti pluridirezionali. I nuovi dipendenti si aspettano organizzazioni in grado di supportare rapidi adeguamenti di mansioni, garantire l’accesso a nuove competenze e soprattutto mantenere alta la motivazione nel corso del tempo.
Per stare al passo con i cambiamenti in atto i responsabili delle funzioni di Learning & Development stanno rivedendo i loro programmi incentrati, nell’ultimo decennio, sul ruolo dell’aula fisica o virtuale per fare posto a interventi e soluzioni tailor made mutuate da logiche consumer. La formazione abbandona la formalità e fa proprio il ventaglio di strumenti digitali a disposizione: blog, social media, video, podcast, infografiche. L’apprendimento diventa veloce ma soprattutto concentrato e fruibile da mobile in modo da essere accessibile in base al bisogno e a prescindere da vincoli logistici. Nuovi formati di microlearning, configurati come un concentrato di pillole di conoscenza, focalizzate su un argomento specificoe integrate su media differenti, si stanno velocemente affermando e diventano la prassi più adeguata per garantire lo sviluppo di skill diversificate.
Il tempo è un risorsa sempre più preziosa e ridotta. Fuori dall’ambiente lavorativo otteniamo le informazioni di nostro interesse in modo frammentato, interagendo attraverso dinamiche semplificate e veloci, in condizioni just in time. Dalle videoricette da seguire passo dopo passo alle applicazioni che ci aiutano a imparare una nuova lingua, le nozioni vengono trasmesse favorendo i dispositivi che l’utente utilizza quotidianamente, come lo smartphone e i sistemi di messaggistica istantanea. In modo analogo la formazione, erogata sotto forma di microlearning, è pronta ad essere attivata a momento e in caso bisogno e soprattutto seguendo il ritmo dell'individuo. La finalità è quella di ottenere il massimo rendimento con un minimo impiego di tempo e risorse permettendoci di inserire nella nostra agenda quotidiana, senza sacrifici, anche la formazione.
TamTamy permette di affiancare alla formazione tradizionale nuove tecnologie e format che agevolano le dinamiche di apprendimento. La formazione in pillole, che può fare parte di un programma di apprendimento più ampio, risponde in maniera puntuale alle esigenze di tempo ridotto e alla necessità immediata di applicare le proprie conoscenze. Allo stesso tempo il coinvolgimento è stimolato da dinamiche di gamification e dalla qualità dei contenuti e dei format proposti.