L’affermarsi di nuove modalità di lavoro in ottica Smart Working sta determinando una maggiore flessibilità nella scelta degli spazi e dei tempi del lavoro tradizionale. Qualsiasi luogo può essere adibito a temporary office: la poltrona di un treno, la panchina di un parco pubblico o il divano di casa - grazie a tecnologie sempre più smart - diventano postazioni di lavoro nomadi da cui è possibile restare connessi con il proprio team anche a distanza. Contemporaneamente l’ipotesi che la comunicazione virtuale e il lavoro da remoto sostituiranno del tutto gli uffici è ancora molto lontana. Sono - infatti - sempre di più le aziende che stanno ripensando i propri spazi lavorativi progettando uffici meno formali e rigorosi di quelli a cui siamo abituati.
LA PAROLA D'ORDINE È FLUIDITÀ La tendenza è la creazione di spazi di lavoro ibridi: un mix di open space e postazioni più raccolte che incoraggia lo spostamento, più volte durante la giornata, da uno spazio ad un altro in virtù delle esigenze del momento. Spazi per concentrarsi, spazi per comunicare, spazi per condividere. Possiamo lasciarci alle spalle l’idea di una postazione fissa dove trascorrere l’intera giornata lavorativa. Al contrario si diffondono ambienti di lavoro fluidi e multifunzionali per stimolare la creatività e l’interazione tra colleghi. I grandi colossi della Silicon Valley, come Google e Facebook, hanno già adottato questo approccio, organizzando i loro uffici in modo da incentivare incontri fortuiti — chiamati 'bump' — per allenare il confronto di nuove idee e strategie. Anche gli arredi diventano semplici ed essenziali ma soprattutto modulari in grado di offrire innumerevoli possibilità di aggregazione e riconfigurabilità.
AREE RELAX E SERVIZI: NON SI VIVE DI SOLO LAVORO Intrattenimento e relax oggi sono considerati parte integrante dei processi creativi e produttivi, e non più momenti separati dall'attività strettamente lavorativa com'era in passato. È il caso delle grandi multinazionali che, per prime, hanno creato nei propri quartieri generali spazi dedicati al riposo, al benessere e alla cultura, disponibili per i dipendenti in qualsiasi momento della giornata perché considerati fondamentali per migliorare la soddisfazione dei dipendenti. Non si tratta infatti soltanto di riprogettare gli edifici e sostituire le scrivanie tradizionali con modelli mobili ma di garantire un miglioramento dell’esperienza complessiva in ottica “dipendente-centrica”.
LE TECNOLOGIE DIGITALI PROTAGONISTE DELL'UFFICIO DEL FUTURO Le nuove modalità di lavoro da remoto e la fluidità degli spazi richiedono strumenti e tecnologie adeguati per un accesso immediato ai servizi e per il mantenimento di una collaborazione efficace tra team geograficamente distanti. Le applicazioni, il cloud computing e la tecnologia indossabile potranno ad esempio indicarci quali aree all’interno dell’edificio sono più rumorose e quali più tranquille, la presenza di riunioni o ancora chi tra i colleghi si trova in ufficio. In futuro l’Internet of Things abiliterà nuovi servizi: dall’assegnazione dei parcheggi e delle postazioni di lavoro alla gestione di nuovi punti di contatto che supporteranno il lavoro delle persone come, ad esempio, totem interattivi, e-board, installazioni polifunzionali basate su un uso evoluto del digital signage. Questo scenario è vicino ma non è ancora all’ordine del giorno. Nel frattempo piattaforme di comunicazione e collaborazione, punto d’unione tra l’azienda e il lavoratore, sono ormai parte integrante delle tecnologie per gestire gli ambienti di lavoro fisici e operativi, sia dentro sia fuori dall’ufficio tradizionale.