Hyperautomation: l’evoluzione delle architetture applicative Enterprise

IoT e tecnologie IA per l’abilitazione di processi cognitivi e intelligenti

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La sfida

Le tecnologie basate sull’IA hanno raggiunto un alto livello di affidabilità da consentirne l’utilizzo nella trasformazione e nell’automazione dei processi industriali e di interazione con i clienti. In pochi mesi si è passati da una fase sperimentale all’adozione massiva, con una pervasività e una flessibilità di utilizzo sorprendenti. L’ampiezza di nuovi servizi, la gestione controllata del loro ciclo di vita e l’eterogeneità tecnologica connessa con la vasta disponibilità di soluzioni sul mercato rappresentano oggi la complessità con la quale le società si troveranno a breve a confrontarsi per garantire la sostenibilità dell’introduzione progressiva di queste tecnologie nelle Architetture Enterprise. Immaginiamo quindi Architetture Enterprise in cui i processi applicativi tradizionali di gestione degli interlocutori, di gestione dei processi di business e di gestione degli asset fisici sono profondamente e intimamente automatizzati grazie all’introduzione di nuove tecnologie IA, robotiche e di automazione applicativa.

La soluzione

Tendere verso l’Hyperautomation (Gartner) è il futuro obiettivo dell’evoluzione delle Architetture Enterprise, che oggi, grazie alla realizzazione su scala industriale di piattaforme e datalake IoT, insieme a componenti e strumenti di orchestrazione Edge computing, hanno consentito di rendere i principali processi aziendali “senzienti”, ovvero capaci di essere condizionati da variabili esterne o intrinseche degli stati operativi degli asset, delle apparecchiature e degli impianti. Il passo successivo sarà rendere i processi cognitivi e intelligenti, ovvero in grado di comprendere il contesto ed interagire con esso per massimizzare gli obiettivi strategici e operativi. In che modo le Architetture Enterprise dovranno evolvere per giungere a questi livelli di evoluzione? Quale percorso dovranno intraprendere le società che intenderanno allinearsi all’Hyperautomation? Canali di comunicazione basati su percezione e linguaggio naturale, microservizi AI e AIoT di terze parti, cloud native e proprietari, distribuzione e governo automatico dei microservizi, automazione intima dei processi, robot tecnologici e applicativi per l’automazione, ambienti AL/MLOps per la manipolazione dei dati e il test e il piloting dei microservizi. Questi sono solo alcuni dei nuovi elementi di architettura che le Società che vorranno allinearsi all’evoluzione tecnologica dovranno saper introdurre e governare.

L’acceleratore RIPA (Reply IoT Platform Accelerator) di Sense Reply consente di giungere in pochissime settimane ad introdurre:

  • Componenti IoT e IoT Data Lake per attivare la connessione con le componenti remote dei processi e degli asset;
  • Componenti Edge e Device Management per automatizzare la distribuzione di servizi su dispositivi e governare automaticamente il loro ciclo di vita;
  • Componenti per la realizzazione di applicazioni di business sensing;
  • Componenti AI/ML Ops per il test e l’attivazione di nuovi servizi AI/ML;
  • Componenti applicative per la governance completa e l’esercizio di flotte di droni e robot.

Perché Sense Reply

Come già fatto con alcune delle più importanti società al mondo, Sense Reply è in grado di supportare gli operatori del settore Oil & Gas, Energy & Utilities e Infrastructure e Automotive ad immaginare la loro nuova architettura Enterprise e a intraprendere in modo consapevole la trasformazione verso il futuro.

© Maggio 2024


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