L'IMPATTO DEL COVID-19 NEL SETTORE FOOD & BEVERAGE

Il report data-driven mette a fuoco le opportunità offerte dalla ‘nuova normalità’ digitale

OSSERVAZIONI PRELIMINARI

Reply si basa su dati e analytics per indagare sullo sviluppo della pandemia Coronavirus e descriverne gli impatti su società, consumatori e aziende. Questo report utilizza Quentin Search Data, tool sviluppato da TD Reply, che aggrega i dati provenienti da Google Trends e Google Ads, e si focalizza su come il COVID-19 abbia avuto impatti sul settore F&B nel contesto socio-economico europeo del 2021 .

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Il presente report non intende in alcun modo sminuire il fatto che il diffondersi del nuovo Coronavirus sia, in primo luogo e soprattutto, una tragedia umana che colpisce centinaia di migliaia di persone.

Poiché la situazione è in rapida evoluzione, si consideri che i contenuti di questa pagina si basano sui dati raccolti alla data del 15 febbraio 2021.

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LA CRISI È ANCHE MOTORE D’INNOVAZIONE

Fino a qualche tempo fa, la transizione del settore europeo del retail da strumenti e sistemi tradizionali alle tecnologie digitali era condizionata da numerosi fattori, tra cui l’abbondanza delle opzioni convenzionali a cui si aggiungevano i limiti dell’infrastruttura digitale. Dal canto suo il settore F&B, che doveva fare i conti con complicazioni logistiche e margini sulla produzione ridottissimi, si è dimostrato lento nell’abbracciare le soluzioni digitali.

Elementi d'innovazione sono ora in atto e il COVID-19 ha fatto da catalizzatore della digitalizzazione. Oggi tutti i settori del F&B in Europa hanno l’occasione senza precedenti di dar vita a nuovi modelli di business.

1.

BISOGNI PRIMARI

Il mondo riprenderà mai a fare la spesa in modo "normale"?

L'emergenza COVID-19 ha reso le consegne di generi alimentari a domicilio una necessità. Nei primi tempi della pandemia, supermercati e negozi di alimentari in tutta Europa erano rimasti chiusi dopo ed i governi avevano dato disposizioni di rimanere in casa. I consumatori avevano smesso di uscire, di mangiare nei locali e di fare la spesa nei supermercati e altri negozi. Ma i consumatori dovevano comunque mangiare, così, durante la nuova normalità delle restrizioni, si sono rivolti in massa ai servizi online.

+140%

Incremento medio, riferito al 2020, dell'interesse dei consumatori europei per l'acquisto di generi alimentari online con consegna a domicilio.

FONTE: Dati tratti da Quentin, tool di ricerca dati di TD Reply, con raffronto 2019/2020 in Europa.

TROVATRE UN'ALTERNATIVA

Consegne di alimentari in Germania

Picco massimo: +370%

Su base: +68%

Consegne di alimentari in Italia

Picco massimo: +1312%

Su base: +180%

Consegne di alimentari in Francia

Picco massimo: +621%

Su base: +113%

Consegne di alimentari nel Regno Unito

Picco massimo: +844%

Su base: +198%

FONTE: Dati tratti da Quentin, tool di ricerca dati di TD Reply, in riferimento a quattro Paesi (DE, IT, FR e UK) con raffronto 2019/2020.

L'interesse per l'acquisto di generi alimentari online con consegna a domicilio ha un picco del 787%

CHE COSA INDICANO I DATI

I consumatori hanno fatto la spesa online in massa, per soddisfare i propri bisogni alimentari. Questo cambiamento sta ridefinendo le dinamiche del settore F&B in vari modi.

RIPENSARE GLI SPAZI

Se i numeri di chi fa la spesa online continueranno a crescere con questo ritmo, i consumatori motivati a recarsi di persona al supermercato diminuiranno. A sua volta, questo cambiamento metterà in discussione la reale necessità dei grandi spazi commerciarli e dello sforzo logistico necessario per rifornirli.

RIPENSARE IL MARKETING

Nell'attuale scenario, la ridotta efficacia dei metodi di marketing volti ad attirare l'attenzione dei consumatori sul punto vendita per indurli a effettuare acquisti non programmati, spingerà il settore a studiare metodi creativi, utilizzabili online, per proporre nuovi prodotti e brand.

RITORNO ALLE BASI

All'esigenza di avere in negozio i prodotti migliori e più freschi si aggiungerà presto la necessità di garantire il miglior servizio di consegna ed evasione degli ordini. I consumatori vorranno acquistare prodotti alimentari alle loro condizioni, non a quelle dei fornitori.

PRODOTTI FRESCHI, LOCALI E NON

Se le consegne a domicilio continueranno ad aumentare, le aziende dovranno fare i conti con il boom della domanda di prodotti freschi di provenienza locale e, contemporaneamente, di specialità estere. Un simile sviluppo complicherebbe la gestione delle catene di approvvigionamento, perché soprattutto i prodotti freschi richiedono un'organizzazione altamente efficiente.

2.

MANGIARE FUORI

Ricominceremo a pranzare o a cenare fuori casa?

Nel 2020, nei primi mesi della pandemia di COVID-19, in alcuni mercati si è registrato un crollo dell'80% del numero di locali aperti. Ristoranti, bar e chioschi di vivande si sono visti costretti a dire di no ai clienti. Ma con la speranza che i vaccini e la mite stagione primaverile possano attenuare le restrizioni, la situazione sta ora cambiando. Gli aggregatori e i servizi di consegna di cibo a domicilio sono stati tempestivi nel colmare le lacune. In tutta Europa, gli operatori esistenti e altri emergenti si sono mobilitati per assicurare i collegamenti tra i consumatori e negozi di generi alimentari.

+53%

Aumento del prezzo delle azioni dei principali aggregatori di servizi del settore alimentare e ristorazione in Europa nel 2020.

Dati sulle azioni di Google Finance, calcolo effettuato facendo una media degli aumenti di prezzo tra il gen. 2020 e il gen. 2021; GWI (III trimestre 2020); le cifre sono il risultato di un sondaggio globale online su larga scala.

MANGIARE A CASA, MA SU ORDINAZIONE

Percentuale di utenti Internet di età compresa tra i 16 e i 64 anni che hanno utilizzato un servizio online per ordinare la consegna a domicilio di cibi da asporto durante l'estate del 2020.

GERMANY

29%

ITALY

35%

FRANCE

27%

UK

46%

FONTE: gwi (iii trimestre 2020). Le cifre rappresentano i risultati di un sondaggio globale su larga scala tra utenti internet di età compresa tra i 16 e i 64 anni. per maggiori informazioni, si veda il sito globalwebindex.com.

Solo il 34% dei consumatori europei ha ordinato cibo fuori casa negli ultimi mesi del 2020, laddove la media globale si attestava sul 56%

CHE COSA INDICANO I DATI

I consumatori europei sostanzialmente non mostrano di poter sostituire l'esperienza del mangiare fuori casa ordinando cibo online. Questo dato, nella continua alternanza tra lockdown e riaperture, rappresenta un'opportunità di recupero per l’intero settore, ma pone anche una serie di problemi.

NON UN SEMPLICE PASTO

Il numero ridotto degli ordini per consegne a domicilio in Europa è la dimostrazione che, per i cittadini di quest'area geografica, la ristorazione fornisce un'esperienza che va oltre la semplice consumazione di un pasto o drink e non può essere replicata a casa propria.

CITTÀ CHE TORNANO A VIVERE?

Se la campagna vaccinale in corso nel 2021 per la popolazione europee creerà le condizioni per la riapertura dei locali, possiamo ipotizzare un ritorno alle precedenti abitudini, per cui i consumatori riprenderanno a frequentare i bar e i ristornanti come prima, facendo così rivivere città duramente colpite dai lockdown del 2020.

GESTIRE LA NUOVA NORMALITÀ

Il ritorno alla situazione del passato non è affatto garantito e il settore deve mettere in conto una nuova normalità caratterizzata da serrate improvvise. Potrebbe anche essere necessario ripensare il futuro a medio termine dell'intera supply chain.

3.

RIPRESA GUIDATA DALLA TECNOLOGIA

Quali saranno le tecnologie che porteranno maggiori benefici e innovazione nel settore F&B?

L'indisponibilità dei metodi di acquisto tradizionali di cibo e bevande ha fatto maturare il bisogno di tecnologie che i consumatori potessero utilizzare in altrenativa. Questa condizione ha spianato la strada verso nuove opportunità, che potranno essere impiegate a lungo termine anche dopo l'attuale crisi. Le tecnologie mobile-first hanno già fatto la differenza in diversi altri comparti. Nel F&B, le supply chain che si rivolgono al mass market offrono già da qualche tempo sconti, ordini e funzionalità di pagamento mobile e app-first. Ma il COVID-19 spinge oltre e richiede l'adozione di un approccio aperto al servizio alla clientela, per questo in Europa nuove soluzioni tecnologiche potrebbero rappresentare la via da seguire.

+87%

degli europei si dichiara disposto a utilizzare di meno il contante come mezzo di pagamento in futuro.

FONTE: ECB

FONDERE F&B E TECNOLOGIA

"Wie lesen QR" In Germania

Picco massimo: +2200%

Su base: +57%

"Come funziona il QR" In Italia

Picco massimo: +5700%

Su base: +34%

"Lire QR Code" In Francia

Picco massimo: +316%

Su base: +105%

"How to Use QR" Nel Regno Unito

Picco massimo: +321%

Su base: +131%

FONTE: Dati tratti da Quentin, tool di ricerca dati di TD Reply, in riferimento a quattro Paesi (DE, IT, FR e UK) con raffronto 2019/2020.

All'origine di un notevole incremento della tecnologia QR ci sono ragioni di ordine igienico nei ristoranti, nei negozi e nei supermercati. Questa tecnologia è stata in precedenza sottoutilizzato nel mercato europeo. L'impiego dei codici QR è solo uno dei molti strumenti di pagamento che hanno registrato una notevole espansione per effetto del COVID-19.

CHE COSA INDICANO I DATI

Nel 2020, sia i consumatori che i lavoratori sono stati costretti a imparare ad usare nuove funzionalità e teconologie. Questo significa che potenzialmente ne apprezzeranno i vantaggi anche in futuro, aprendo così la strada a una maggiore efficienza dei servizi e della logistica, grazie alle possibilità offerte dal digitale.

GRANDI ASPETTATIVE

I consumatori hanno avuto un assaggio di come le soluzioni mobile possano innovare questo settore. Dai check-in, agli ordini e ai pagamenti e non solo, anche il ruolo del contante per le mance e il servizio sarà rivisto.

LA 'FEBBRE' DELL'ONLINE

Attività come mangiare in un locale e fare la spesa saranno sempre più caratterizzate da un prima e un dopo, online. Prenotazioni, kit per le consumazioni, fedeltà post-pagamento e altro ancora: il F&B dovrà aumentare le sue attività online.

RIVOLUZIONE DIGITALE

Prima del COVID-19, determinati segmenti del settore F&B avevano come caratteristica quella di essere prevalentemente faccia a faccia, tradizionali e, in alcuni casi, inefficienti. Per rendere l'approvvigionamento di bar, ristoranti e club all'altezza di questo 2021, serve una 'logistica della nuova normalità'.

Le opportunità per le aziende del F&B

PUNTARE A UNA LOGISTICA DIGITALE

Garantirsi un approccio omnicanale al consumer journey (dalla scoperta alla consegna) sarà fondamentale. Una logistica digitale migliore fornirà il backend adeguato alle supply chain del F&B e coinciderà con una maggiore efficienza da parte delle aziende. La disponibilità di dati lungo tutta la catena di fornitura e consegna potrà chiudere il cerchio nella relazione B2B2C.

RENDERE UNICA L'ESPERIENZA DEL MANGIARE FUORI

Le aziende del settore F&B in grado di sfruttare i dati per capire meglio le esigenze e le esperienze dei consumator, si apriranno nuove opportunità di iper-personalizzazione. In questo modo si potranno definire caratteristiche su misura, che non solo appagheranno i clienti e faranno per questo guadagnare di più, ma accresceranno anche la fidelizzazione.

INVESTIRE OGGI IN SOLUZIONI TECNOLOGICHE

Le aziende del settore F&B che adotteranno soluzioni tecnologiche per migliorare l'efficienza e strumenti amministrativi per ridurre i costi (come le piattaforme di gestione dei menu) innoveranno i propri prodotti e servizi. Sapranno riconoscere i modelli della domanda e le preferenze della clientela e questo consentirà loro di individuare in anticipo percorsi di crescita futuri.