Reply ti permette di entrare a far parte di una realtà formata da persone da tutto il mondo con la passione per la tecnologia, la capacità di immaginare ed esplorare nuove soluzioni, la voglia di innovare e sfidare lo status quo.Vuoi unirti alla squadra?
Oggigiorno gli ambienti domestici e aziendali stanno evolvendo rapidamente a seguito del numero crescente di dispositivi utilizzati dagli utenti. Tecnologie come l’Internet degli Oggetti (IoT) hanno un impatto sempre maggiore sull’assetto delle reti. Inoltre, gli intelligent devices portano con sé la necessità di nuovi servizi per rispondere alle esigenze dei clienti e per supportare in modo efficace i nuovi dispositivi e quelli già esistenti.
Il CPE tradizionale non è facile da adattare e non è abbastanza flessibile per accogliere la rapida introduzione di nuovi servizi. A causa della complessità di configurazione manuale che ogni dispositivo hardware addizionale richiede e di manutenzione e conseguente riconfigurazione del CPE necessaria, i dispositivi stanno diventando sempre più complessi e difficili da gestire. Il CPE virtuale, d’altro canto, rappresenta uno scenario molto promettente che porta con sé nuovi vantaggi e nuove opportunità, come la riduzione dell'Operational Expenditure (OpEx) e del Capital Expenditure (CapEx) e un miglior Time to Market (TTM) attraverso l’introduzione di nuovi servizi più rapidamente.
CPE Tradizionale. Oggi la maggior parte dei clienti ha dispositivi come smartphone, laptop, desktop PC o anche Smart TV collegati a Internet tramite il CSP (Communication Service Provider) di propria scelta. La quantità di dispositivi che necessitano di un collegamento a Internet è in continuo aumento. Il CPE è il punto di demarcazione che collega la rete del cliente alla rete del fornitore di servizi. In base all’architettura CPE, presso il sito della rete del cliente devono essere impiegate diverse periferiche hardware su cui implementare i servizi. Un esempio di questa struttura è visibile nella figura sottostante: "Architettura CPE Tradizionale". Il CPE è già complesso di suo e l'introduzione di nuovi servizi richiede solitamente l’installazione di periferiche supplementari per impiegare questi servizi (per es. firewall, load balancer, VPN, ecc.) o la sostituzione del CPE esistente. Ovviamente, la complessità del CPE dimostra che questa non è la strada migliore, perché l’introduzione di nuovi servizi è complessa e richiede tempo.
CPE Evoluto - vCPE. Il CPE virtuale affronta le nuove sfide in modo efficace, virtualizzando la maggior parte delle funzioni CPE nella rete. Il CPE virtuale ha lo scopo di utilizzare l'hardware minimo richiesto presso il cliente e spostare le funzioni del CPE tradizionale nella rete del CSP. I servizi sono virtualizzati presso il CSP, le istanze virtuali come le Virtualised Network Functions (VNFs) sono gestite dall’NFV orchestrator e la rete generale è controllata e mantenuta dall’SDN controller, che applica la strategia globale di rete. Grazie alla programmabilità, NFV e SDN offrono un metodo più semplice ed efficiente per controllare le risorse di rete in base alle esigenze dell’organizzazione. Nella figura che segue ("CPE Evoluto - CPE Virtuale") è illustrato un esempio di architettura evoluta.
Il modello CPE virtuale offre servizi dinamici on demand e consente l’introduzione di nuovi servizi quali click-and-play, try-and-buy, pay-as-you-go ecc. Questo migliora l’esperienza dell’utente, grazie a servizi a valore aggiunto, come il parental control, la gestione delle apparecchiature di rete del cliente, l’ottimizzazione WAN e il miglioramento della sicurezza. Con il vCPE, l’introduzione di un nuovo servizio o la disattivazione di uno già esistente non richiedono più grandi sforzi.
Approcci Potenziali del vCPE. Vi sono 3 soluzioni d’uso potenziali del vCPE. La prima è virtualizzare tutte le funzioni CPE nel sito della rete del CSP come riportato nella figura sopra.
La seconda è distribuire la virtualizzazione dei servizi tra il sito delle rete del cliente e il sito della rete del CSP e la terza è avere tutte le funzioni virtualizzate a livello locale, senza coinvolgere alcun centro dati. Entrambe queste soluzioni sono riportate nelle figure qui sotto: "vCPE - Le funzioni virtualizzate sono distributite tra il sito del cliente e quello del fornitore di servizi"
e "vCPE - Tutte le funzioni sono virtualizzate localmente presso il sito del cliente.
La soluzione migliore è quella che consente di avere servizi virtualizzati dove è più appropriato secondo le esigenze dell'organizzazione, che possono dipendere da prestazioni, fattibilità, sicurezza, strategie, aspetti finanziari, ecc.
Facendo affidamento all’evoluzione del CPE e all’adozione del vCPE, i vantaggi e le opportunità che possono essere ottenute dalle aziende e dai fornitori di servizi sono numerosi. Di seguito è riportato un breve elenco.
Il modello vCPE è molto promettente e consente di semplificare la vita dei clienti e dei CSP. Gli attuali assetti CPE stanno diventando sempre più complessi e non sono più in grado di offrire metodi efficienti ed efficaci per introdurre nuovi servizi ed impiegare quelli esistenti per soddisfare le esigenze dei clienti in un prossimo futuro. È proprio qui che il concetto di vCPE rappresenta una soluzione al problema generando così nuove vantaggiose opportunità.
Infine, per implementare vCPE e sfruttarne tutti i suoi vantaggi, è importante per un'organizzazione considerare dove allocare le funzioni virtuali, in base alle esigenze e alle richieste dei clienti e considerarne fattibilità, rendimenti, costi e strategie.
Grazie alle sue competenze, Sytel Reply assiste i clienti nel mettere in pratica i benefici delle tecnologie disruptor e nel gestirne l'impatto sui loro ambienti. Sytel Reply può fare leva su una grande esperienza nel campo della consulenza SDN e NFV per il mercato TMT, avendo lavorato con fornitori Telco globali e stabilito forti relazioni con tutti i maggiori venditori SDN.