Internet of Things (IoT)

L’Internet delle cose (anche noto come Web 3.0) è ormai alle porte. Dopo l’Internet dei sistemi (Web 1.0) e l’Internet delle persone (Web 2.0), i prossimi anni vedranno la proliferazione e la penetrazione della rete in tutti i principali oggetti di uso comune nella vita di quotidiana. L’impiego di tecnologie innovative e di applicazioni in grado di rilevare i dati dal mondo esterno ed esporli mediante l’utilizzo di web services rappresentano una nuova opportunità per diversi settori, dalla sanità (localizzazione e guida in ospedali) al commercio (tracking dei percorsi dei clienti all’interno di supermercati), ai grandi eventi pubblici (installazioni temporanee).

La sensoristica impiegabile in questi ambiti è di varia natura: si parte da semplici varchi a infrarossi per arrivare a termocamere capaci di rilevare oggetti caldi in movimento, rilevatori di presenza bluetooth, sensori biometrici, ecc…

Reply dispone di una piattaforma Internet of Things in grado di risolvere alcune delle più significative criticità che questo mondo ad oggi presenta:

• garantire un’elevata interoperabilità dei sensor nodes a livello elettrico, dei protocolli di comunicazione e scambio dei dati e un’ampia connettività reciproca tra sensori sviluppati per applicazioni verticali;
• possedere una capacità di reazione rapida ad eventi critici o di emergenza, attraverso la distribuzione dell’intelligenza sui sensori e nodi attuatori e l’elaborazione del contesto;
• ottenere alta precisione nella localizzazione indoor e outdoor degli oggetti, fino all’ordine dei centimetri, attraverso la integrazione di soluzioni tradizionali (geolocalizzazione satellitare, radiolocalizzazione basata su reti terrestri) con tecnologie di prossimità quali RFID, ZigBee, Bluetooth;
• abilitare un’elevata disponibilità dei servizi forniti dalla piattaforma attraverso la capacità nativa di autoconfigurazione dei nodi di rete;
• consentire l’inserimento di nuovi nodi all’interno della rete con un ridotto livello di interazione con un operatore umano o di riprogrammazione/configurazione dei nodi stessi;
• possedere una capacità di monitoraggio di grandezze chimico-fisiche di interesse per applicazioni specifiche (ad esempio parametri biomedicali o ambientali) Ciò rende possibile il rilevamento immediato di situazioni critiche per la salute o il territorio e l’attivazione di azioni di risposta, contenimento dell’emergenza e rapido recupero della funzionalità.