Le esposizioni Non Performing (NPE) necessitano di una gestione della posizione granulare, richiedendo quindi expertise di settore e competenze legali per poter distinguere tra società “going concern” e “gone concern” – e definire di conseguenza la strategia di recupero o quella del “back to bonis”, con l’obiettivo di ottimizzare la posizione finanziaria.
In questo contesto, la qualità e la velocità dell’informazione sono cruciali per ovviare a situazioni delicate che possono sfociare in uno stato di default, con conseguenti perdite operative.
Ad oggi, il processo di onboarding è prevalentemente manuale, e richiede un processo di work-out da parte dell’ufficio NPL o di Terze Parti specializzate nella lavorazione di grandi pacchetti documentali relativi alle commesse NPL. L’analisi permette di determinare la rilevanza e l’utilità della documentazione e, per portafogli di grandi dimensioni, il processo può richiedere tempi lunghi (mesi di analisi).