Reply ti permette di entrare a far parte di una realtà formata da persone da tutto il mondo con la passione per la tecnologia, la capacità di immaginare ed esplorare nuove soluzioni, la voglia di innovare e sfidare lo status quo.Vuoi unirti alla squadra?
Il termine “service chaining” indica una serie di funzioni di servizio che un pacchetto deve attraversare. La sua crescente popolarità è legata ai progressi nelle tecnologie SDN e NFV, che consentono un service chaining dinamico. Il service chaining dinamico fa riferimento alle catene di servizi controllate da software, dove il traffico per un certo flusso è diretto in modo intelligente verso la funzione di rete appropriata in base a una serie di label, come il profilo del cliente, il tipo di servizio e i pattern di traffico.
Service Chaining Tradizionale. Oggi i servizi di rete, chiamati anche “abilitatori”, sono tipicamente distribuiti come dispositivi hardware collegati fisicamente. Questi svolgono un ruolo centrale nel consentire agli operatori di rete di ottenere la sicurezza e le prestazioni desiderate. Questi dispositivi possono essere:
Nel modello statico delle catene di servizi, tutto il traffico deve passare attraverso ciascun abilitatore, anche quando è richiesta solo una porzione di questi servizi.
Questo approccio ha diverse limitazioni:
Nell'esempio illustrato nella Figura sottostante (“Esempio ad oggi di catena di servizi implementata dagli operatori di rete”), l'Abbonato 1 desidera accedere a contenuti video sul suo dispositivo mobile. L'utente avrebbe semplicemente bisogno di un servizio di ottimizzazione video e di un firewall di base. Tuttavia, il traffico dell'utente dovrà attraversare l'intera catena. Inoltre, il servizio deve spesso essere applicato in un ordine specifico, che implica la necessità di tecniche di routing e VLAN complesse per fare in modo che il processo di svolga correttamente. Questo esempio mette in evidenza l'uso poco ottimale della rete e delle risorse informatiche, poiché l'intera catena di servizio deve essere attraversata anche quando questo non è necessario.
Service Chaining Dinamico. Con SDN e NFV, invece, i dispositivi fisici sono sostituiti da macchine virtuali che accelerano i tempi della commercializzazione del nuovo servizio da parte dell'operatore. Questo perché nell'SDN il controller centralizzato ha una visione globale della rete, che consente di creare nuove catene di servizi con una semplice modifica della policy associata al flusso.
Come illustrato in Figura (“Esempio di catena di servizi dinamica che utilizza SDN e NFV”), quando arriva al gateway della rete il traffico viene etichettato da un dispositivo di classificazione dedicato, utilizzando un DPI (Deep Packet Inspection). Il traffico viene quindi inoltrato in modo intelligente al servizio richiesto, in base all'identificatore di servizio. Lo stesso identificatore può essere derivato da un campo nel traffico, ad esempio network service header (NSH), virtual local area network (VLAN), Source MAC Address (SMAC), o può essere programmato direttamente nelle flow table dello switch. Questo consente di utilizzare in modo più efficiente le risorse informatiche e di rete, in quanto il traffico fluisce solo attraverso i servizi richiesti. In queso modo il fornitore non è più costretto a effettuare il sovradimensionamento della rete.
Una soluzione di service chaining basata su SDN consente di ridurre dell'80% la spesa Capex per il servizio.
Sfruttando il service chaining dinamico nella propria organizzazione, gli operatori possono realizzare i seguenti benefici:
Con l'aiuto di implementazioni innovative apportate dalle tecnologie SDN e NFV, il service chaining dinamico cambierà il modo il cui gli operatori di rete forniranno i loro servizi agli abbonati, dando loro un'agilità senza precedenti nella progettazione, distribuzione, gestione e aggiornamento di ogni servizio, in modo personalizzato in base alle esigenze individuali degli utenti.
Questo risulterà a sua volta in un'esperienza migliore per i clienti, in quanto i fornitori potranno soddisfare le loro richieste più da vicino. Inoltre, ottimizzare il potenziale dell'infrastruttura di fornitura del servizio aiuterà gli operatori ad aumentare il valore e la profittabilità del servizio, consentendo un ROI più immediato e un nuova serie di opportunità di guadagno.
Attraverso le sue competenze particolari, Sytel Reply assiste i clienti nel mettere in pratica i benefici delle tecnologie disruptor e nel gestirne l'impatto sui loro ambienti. Sytel Reply può fare leva su una grande esperienza nel campo della consulenza SDN e NFV per il mercato TMT, avendo lavorato con fornitori Telco globali e stabilito forti relazioni con tutti i maggiori venditori SDN.