Reda ha ottimizzato le sue operations grazie ai tessuti digitali

Aiutare le aziende a digitalizzare la propria produzione per diventare più efficienti, sostenibili e capaci di coinvolgere i propri clienti sui vari touchpoint digitali. È quello che la tecnologia 3D permette di fare, costruendo nuove interfacce e nuove modalità di interazione anche in ambiti complessi come quelli del fashion e del textile. La scommessa è stata raccolta dal Gruppo Reda, specializzato nella produzione di tessuti in lana merino per l'abbigliamento maschile, che ha deciso di digitalizzare la propria campionatura di tessuti.

“L’innovazione unita alla digitalizzazione ricopre un ruolo fondamentale nella strategia del Gruppo Reda. Reda crede e sta investendo risorse per portare sempre più innovazione nel settore tessile e adottare un modello di trasformazione continua in grado di affrontare le nuove sfide a cui siamo chiamati a rispondere”. Jacopo Thun, Chief Innovation Officer Gruppo Reda

Un percorso possibile grazie alla stretta collaborazione con Protocube Reply, società del gruppo Reply specializzata in soluzioni 3D integrate, con cui Reda ha sviluppato una piattaforma cloud con relativa Web app, che consente di elaborare i dati di progettazione, essenzialmente derivanti da un CAD tessile, e le specifiche di produzione dell'azienda per generare i tessuti in digitale e le relative simulazioni visive altamente realistiche. La soluzione ha permesso a Reda di simulare gran parte della produzione ma, soprattutto, ha permesso all’azienda di scegliere in modo più snello le varianti che andranno a catalogo. Questo ha portato inoltre a una maggiore efficienza anche nella fase di progettazione, grazie proprio alle rappresentazioni digitali del tessuto e ha permesso a Reda di potersi interfacciare in modo più dinamico con i propri clienti, tra i principali brand del lusso italiani ed esteri, che si rivolgono al marchio Made in Italy per scegliere i tessuti e i modelli da utilizzare per le proprie collezioni.

La capacità della piattaforma di trasformare il tessuto reale nella sua esatta trasposizione digitale, consente di visualizzare non solo il tessuto greggio (cioè come appena “tirato giù” dal telaio), ma anche tutte le sue varianti “finite”, ossia dopo i finissaggi, cioè i diversi trattamenti subìti durante la fase finale del processo di produzione.

Sempre all’interno della piattaforma realizzata da Protocube Reply, i brand-cliente possono visualizzare una serie di modelli di prodotti predefiniti - dalle giacche ai pantaloni e fino ai maglioni e alle scarpe - in modo da valutare la reale resa del tessuto selezionato e produrre immagini della collezione senza aver realizzato fisicamente il prototipo. L’applicazione permette inoltre di modificare inquadrature, modelli, sfondi e illuminazione anche in base alle esigenze stilistiche di uno specifico marchio.

Le immagini e i contenuti derivanti da queste elaborazioni tridimensionali possono alimentare altri strumenti utili ai brand per presentare e vendere i loro capi con i tessuti dei produttori: configuratori 3D, applicazioni di realtà aumentata oppure showroom interattivi, cioè ambienti virtuali facilmente navigabili ed accessibili via browser dove il cliente finale può autonomamente esplorare il prodotto.